In questo post voglio parlarvi del mio regalo di Natale un week end a Roma capitale e dell'amara sorpresa, quella di scoprire che i monumenti, l'arte in questa città non sono in effetti patrimonio di tutti, ma solo di pochi eletti, tutti gli altri devono accontentarsi neanche di un viaggio low cost ma solo di un viaggio mordi e fuggi, grazie alla tassa di soggiorno voluta dal comune di Roma e andata in vigore dal 1° di gennaio, notizia che ha fatto arrabbiare turisti ma anche albergatori...
Un altro anno è finito e, con la Befana si è concluso il ciclo delle feste Natalizie. Nonostante la crisi economica abbia fatto sentire forte il suo peso e si è stati costretti a fare i conti con dei budget sempre più ristretti, io e la mia famiglia, per i regali di Natale siamo andati contro corrente e abbiamo deciso di regalarci un bel viaggio, un week end a Roma capitale, un regalo da ricordare tutto l'anno.
Ma proprio, perchè la crisi c'è e non si può certo fare finta che non esista abbiamo ridimensionato, il nostro iniziale entusiasmo per il nostro regalo decidendo la partenza non a Natale, non a Capodanno o alla Befana ma bensì per l'8 di gennaio, sperando in questo modo di riuscire a risparmiare qualcosina.
Decisa la data, ci siamo messi alla ricerca in internet di un hotel, vagliando minuziosamente i prezzi e cercando di non scegliere qualcosa di scadente e lontano dal centro città ma che in un certo modo avesse almeno la metà dei requisiti da noi richiesti e, già all'inizio di dicembre la nostra scelta era stata fatta.
Per qualità e prezzo abbiamo scelto una società che gestisce una catena di alberghi anche di lusso a prezzi non troppo alti, ( albergo 4 stelle, nei pressi del Vaticano 70 euro con colazione compresa) prenotiamo la camera con loro sperando, in cuor nostro di non trovare poi brutte sorprese. (Fiduciosi e pieni di entusiasmo mettiamo sotto l'albero di Natale la busta con il biglietto della prenotazione, il nostro regalo).
Finalmente arriva l'8 di gennaio, il giorno della partenza pieni di emozioni e con l'entusiasmo alle stelle carichiamo la valigia in macchina e partiamo per Roma. Ma, il nostro entusiasmo si smonta non appena arriviamo in albergo, uno splendido palazzo papale, molto bello ed elegante con personale molto accogliente, proprio come lo immaginavamo.
La doccia fredda è stata quando al chek in ci mettono al corrente che dal 1° di gennaio è stata varata per Roma la cosidetta " tassa di soggiorno" (un contributo che dovrà essere versato da ogni turista che pernotta nella capitale e dai non residenti che accedono agli stabilimenti di Ostia o prendono un bus sightseeing o un battello sul Tevere).
L’imposta richiesta ai turisti (dovrebbe risanare il debito del Comune di Roma che ammonta all’enorme cifra di 7 miliardi di euro) è una tariffa giornaliera che va dai tre euro a notte negli alberghi a quattro o cinque stelle a un euro per i campeggi (per cui abbiamo dovuto pagare 9 euro in più rispetto a quello pattuito e, meno male che avevamo prenotato solo per una notte e che eravamo solo in tre...)
In più, abbiamo dovuto aggiungere i costi del parcheggio poichè l'albergo non ne era fornito (altre 20 euro al giorno, insomma due giorni 40 euro), oltre ai 4 euro al giorno ( 24 euro) dei biglietto di metro e autobus per girare la città, praticamente abbiamo speso meno di autostrada ( 32 euro ) e gas ( 25 euro) ma, forse è meglio raccontare questa cosa a bassa voce, perchè se arriva alle orecchie di qualche politico di turno domattina ci ritroviamo con un aumento sia dell' autostrada che del gas per le auto, che ne dite?
Insomma, seguendo queste direttive per trascorrere a Roma un paio di giorni ci vuole un portafoglio grande, per trascorrere una settimana a Roma non oso pensare quanto deve essere grande il portafoglio.
Peccato, perchè in questo modo la capitale con le sue bellezze, i palazzi antichi, le piazze, i suoi monumenti, la cordialità e la simpatia della gente sarà accessibili solo a pochi turisti, (a chi ha un portafoglio davvero grande) ma, meno male che esiste internet, che, con un click ci porta ovunque noi vogliamo, anche se questa cosa ci lascia davvero l'amaro in bocca.
Nelle famiglie italiane, se non ci sono i soldi si riducono le spese, i nostri governanti invece di diminuire le spese ( le loro) aumentano le tasse ( per noi) limitando sempre di più la nostra libertà e i nostri diritti.
L'unica consolazione è guardarmi le foto meravigliose di questi posti bellissimi e ricordare che io qui ci sono stata!
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