Carnevale è una festa bella e divertente, aspettata da grandi e bambini, ci si veste in maschera, si fanno sfilate, scherzi, ma soprattutto in cucina si da libero sfogo alla voglia di mangiare, si mangia di tutto e di più, soprattutto i dolci, che sono davvero tanti e ogni regione italiana ha i suoi, conosciamo la storia e qualche curiosità!
Storia e curiosità
La tradizione vuole che, al Martedì grasso, giorno culmine del Carnevale vengano consumati tutti i cibi più prelibati e dolci, soprattutto fritti (ogni regione d'Italia ha le sue prelibatezze da nord a Sud è uno spettacolo per gli occhi e per la bocca) in vista dell’imminente digiuno penitenziale della Quaresima che, secondo la tradizione cattolica e cristiana inizia il giorno successivo, il mercoledì delle ceneri,
I dolci di carnevale
Da nord a sud della nostra Penisola è un viaggio goloso alla scoperta delle dolcezze del Carnevale: struffoli, cicerchiata, ravioli, zeppole, graffe, frittelle di mele, chiacchiere, ecc. Ogni regione italiana vanta ricette di dolci di carnevale particolari, seppur diverse per piccole varianti hanno in comune tutti una cosa: sono dolci fritti.
Si pensa che l'usanza deriva dal fatto che nel periodo di gennaio e febbraio nelle campagne avvenisse la macellazione dei suini e quindi si avesse una grande abbondanza di grasso di maiale o strutto, l'ideale per friggere i dolci.
Pare che, siano stati proprio i romani a dare inizio a questa tradizione, dalle antiche frictilia, dolci offerti alla folla che partecipava ai festeggiamenti durante la costruzione del tempio di Saturno, fritti nel grasso di maiale.
Festeggiamenti che duravano vari giorni, da qui quindi la necessità di preparare dei dolci che erano sia veloci che economici, come le frittelle fatte solamente di farina, acqua e zucchero, conosciute oggi con il nome di chiacchiere (dolci molto friabili che vengono fritti ed infine vengono cosparsi di zucchero al velo).
Le chiacchiere oggi, vengono chiamate con nomi diversi a seconda delle regioni di provenienza: chiacchiere e lattughe in Lombardia, cenci e donzelle in Toscana, frappe e sfrappole in Emilia, cròstoli in Trentino, galani e gale in Veneto, bugie in Piemonte, ma anche rosoni, lasagne, pampuglie, ecc.
Con il passare del tempo, questi dolci si sono poi arricchite di ingredienti: ripieni di marmellata cioccolata ecc, trasformandosi nei dolci che consumiamo oggi e che troviamo nelle pasticcerie.
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