Carnevale è la festa più pazza e frizzante dell'anno con scherzi, maschere, feste, balli e specialità gastronomiche. Si festeggia nel periodo di tempo precedente alla Quaresima, periodo, che varia di anno in anno, come la durata della festa, che varia a seconda della tradizione, (rito romano o ambrosiano) ma si concentra comunque nel periodo di febbraio e marzo. Non si conosce con certezza quale sia l’origine di questa festa che affonda le radici in un antico passato e diverse sono le ipotesi sulla sua storia, scopriamole!
Origini del carnevale.
Carnevale è una festa che si celebra nei paesi di tradizione cattolica, in verità non vi è ancora certezza sulle origini di questa tradizione, così come su quella dell'etimologia della parola stessa carnevale.
Il termine deriva probabilmente da Carna -aval o da carnevale (un invito a non mangiare carne), o ancora, da Carnalia (feste romane in onore di Saturno), oppure da carne-levamen o dall'espressione medievale carnem-laxare (cioè fare digiuno, astinenza).
Secondo alcuni studi Carnevale è una festa legata a riti religiosi pagani, in cui si faceva uso delle maschere per allontanare gli spiriti maligni, con il cristianesimo questi riti persero il carattere magico e rituale e rimasero semplicemente come forme di divertimento popolare, ma è proprio da questi riti deriva l'usanza del mascherarsi.
Carnevale è una festa che si celebra nei paesi di tradizione cattolica, in verità non vi è ancora certezza sulle origini di questa tradizione, così come su quella dell'etimologia della parola stessa carnevale.
Il termine deriva probabilmente da Carna -aval o da carnevale (un invito a non mangiare carne), o ancora, da Carnalia (feste romane in onore di Saturno), oppure da carne-levamen o dall'espressione medievale carnem-laxare (cioè fare digiuno, astinenza).
Secondo alcuni studi Carnevale è una festa legata a riti religiosi pagani, in cui si faceva uso delle maschere per allontanare gli spiriti maligni, con il cristianesimo questi riti persero il carattere magico e rituale e rimasero semplicemente come forme di divertimento popolare, ma è proprio da questi riti deriva l'usanza del mascherarsi.
Nella preistoria, infatti gli stregoni durante i riti propiziatori indossavano piume di animali, sonagli e si truccavano il volto, con l’intenzione di allontanare gli spiriti maligni. Ai tempi degli Egiziani e dei faraoni il popolo mascherato intonava inni e lodi, accompagnando la sfilata con buoi che venivano sacrificati in onore del dio Nilo.
Nell'antica Roma i festeggiamenti in onore di Bacco, detti Baccanali, si svolgevano in maschera lungo le strade della città tra fiumi di vino e danze. Durante il Tardo Medioevo il travestimento si diffuse molto nei carnevali delle città, infatti, a quei tempi il mascherarsi, permetteva al popolino lo scambio dei ruoli, che gli permetteva di burlarsi dei potenti e nobili dell'epoca mediante le caricatura dei vizi e dei malcostumi di quel periodo.
Nell'antica Roma i festeggiamenti in onore di Bacco, detti Baccanali, si svolgevano in maschera lungo le strade della città tra fiumi di vino e danze. Durante il Tardo Medioevo il travestimento si diffuse molto nei carnevali delle città, infatti, a quei tempi il mascherarsi, permetteva al popolino lo scambio dei ruoli, che gli permetteva di burlarsi dei potenti e nobili dell'epoca mediante le caricatura dei vizi e dei malcostumi di quel periodo.
Questa festa raggiunse il massimo splendore nel XVI secolo, nella Firenze di Lorenzo dei Medici, con danze, lunghe sfilate di carri allegorici e costumi sfarzosi. Mascherarsi rappresenta ancora oggi un modo attraverso il quale uscire dal proprio quotidiano.
Durante il Carnevale (che rappresenta il passaggio dall’inverno alla primavera, prima della Quaresima)tutto è permesso: allegria, balli, divertimenti, ma soprattutto cibo e dolci di ogni tipo. Molte città danno inizio al carnevale in periodi diversi, a Capodanno, all'Epifania, o alla Candelora (2 febbraio) e culminano, il martedì o giovedì grasso, prima delle Ceneri. Al carnevale segue poi un periodo di quaranta giorni, che la tradizione popolare antica voleva che si trascorressero in austerità e privazione da ogni divertimento, la Quaresima.
Dove, invece si osserva il rito ambrosiano, nella maggior parte delle chiese dell'arcidiocesi di Milano e in alcune diocesi vicine, il Carnevale non termina il Martedì Grasso ma il sabato seguente. Tradizione che si fa risalire a Sant'Ambrogio, Patrono di Milano il quale, impegnato per un pellegrinaggio, prima di partire chiese al popolo di attenderlo, per celebrare insieme i riti quaresimali, prolungando il Carnevale e posticipando l’inizio della Quaresima, perciò oggi nell'arcidiocesi di Milano, il rito delle Ceneri si celebra la prima domenica di Quaresima.
Buon Carnevale a tutti!
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