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mercoledì 17 ottobre 2012

Riflessioni personali su il potere finanziario

In questo post  ci sono delle riflessioni personali, non hanno la presunzione di parlare nè di storia, nè di finanza anche se si parla di potere finanziario,  nè di altro... sono solo riflessioni, nate leggendo questo articolo la  "Grande Depressione del 29" su Wikipedia l'enciclopedia libera 
Oggi, si parla di crisi in tutti i  settori: politico, sociale, economico e basta sfogliare un giornale, accendere la tv o andare in internet per sentire parlare di crescita del debito pubblico, inflazione, disoccupazione, corruzione politica; parole che, fanno parte ormai del nostro quotidiano, come il pane, notizie, che, contribuiscono a darci la sensazione di vivere in uno stato di emergenza continuo... ma, probabilmente, spaventare la gente è un modo, per proporre le proprie idee e fargli credere che siano la giusta soluzione a tutti i problemi!
Guardiamo, un po' indietro al passato, la storia ci ricorda che le crisi sono cicliche vedi  la  "Grande depressione"  del 29 e, sempre legate al potere finanziario rappresentato dalle banche e dai banchieri:
le prime hanno il potere di stampare denaro e indebitano gli Stati senza dare nulla in cambio se non carta stampata, (l’euro è una moneta a "corso forzoso"e non appartiene al popolo ma alla banca che la emette la BCE, "Con corso forzoso si intende la non convertibilità tra la moneta e l'equivalente in metallo prezioso (oro e/o argento, di solito ) in un sistema monetario bilanciato sul valore dell'oro (sistema aureo)" (tratto da Wikipedia l'enciclopedia libera  )
i secondi invece manovrano le notizie finanziarie e hanno il potere di orientarle come vogliono, queste decisione possono favorire alcuni mercati e provocare la crisi in altri.
verrebbe logico da pensare che le banche e i banchieri hanno il potere di condizionare le scelte politiche ed economiche degli Stati, forse più dei politici? (ma sicuramente è così!)
La quantità di denaro da mettere in circolazione viene decisa dalle banche e sono sempre le banche che hanno il potere di alzare o abbassare il tasso di sconto e di favorire o impedire i prestiti... e ciò ci porta ad una riflessione molto profonda, apriamo una parentesi ai giorni nostri (perchè è più facile!) .... se portiamo denaro in banca ci viene "regalato" (qualcuno direbbe corrisposto) un interesse dello 0,5% se invece chiediamo un prestito alla banca, questa  ci chiede (pretende) un interesse del 10%, non è incredibile? Chiudiamo la parentesi!
Nell'immediato dopoguerra, gli Stati Uniti attraversarono un periodo di grande ricchezza e crescita, dovuto soprattutto alla fiorente industria automobilistica, che trascinò con sè molti altri settori: metallurgici, trasporti, ecc;  in questo periodo di  grande euforia economica furono però, trascurate le attività speculative delle banche e della borsa valori.
I prezzi delle azioni raggiunsero livelli molto elevati, scopo? Attrarre molte persone in borsa e lo fece, infatti a metà del 1929, ben nove milioni di americani aveva investito in borsa, tra questi fattorini, venditori, segretarie ecc. Nell'ottobre del 29 , il crollo del valore delle azioni, dovuto a speculazioni bancarie, produsse effetti devastanti, gettando nel panico parecchi investitori
Emile Moreau, governatore della banca di Francia, aveva intuito, già  l’8 febbraio del 1928, che c'era qualcosa che non andava in tutti questi movimenti e nei mercati e aveva scritto nel suo diario: "Le banche avevano ritirato improvvisamente dal mercato diciottomila milioni di dollari, cancellando le aperture di credito e chiedendone la restituzione".
Molti titoli, persero di valore divenendo carta straccia e i risparmiatori, che avevano investito in tali titoli, furono costretti ad aumentare le garanzie economiche per sostenerli, ma le cose peggiorarono sempre più, e moltissime fortune impegnate nei titoli azionari bruciarono con una rapidità impressionante, da qui il caos.
Le industrie sospesero la produzione, ci fu disoccupazione, bancarotta, suicidi e in questo scenario di crisi, comparvero le banche che pretendevano i pagamenti ma, i clienti, per via della crisi rimasero insolventi, a quel punto negozi, industrie, piccole banche, case, automobili ecc. divennero proprietà dei grandi banchieri, quelli che, avevano provocato la crisi. 
Ma lasciamo il 1929 e veniamo ai  giorni nostri, alla crisi che ci sta impoverendo, che ci toglie il sonno e i sogni, il futuro nostro e dei nostri figli.  Ancora una volta è  iniziata lontano, sempre negli Stati Uniti, alla fine del 2008, con il crollo delle borse "1 ottobre 2008" ,
Tutto, però, ha avuto inizio con lo scoppio della bolla del mercato immobiliare americano tra il 2004 -2006, lo ricordate? In quegli anni era in corso una frenetica corsa all'acquisto della casa e il mercato immobiliare ebbe una grande crescita. Ad un numero crescente di famiglie veniva data l’opportunità di accendere un mutuo, chiamato dei "prestiti subprime"  (un mutuo a rischio) venivano concessi  prestiti a persone poco solubili, gente a cui normalmente non sarebbe mai stato accordato un mutuo per comprare casa.
Tutto questo, senza entrare nei particolari portò a molta ricchezza e l'economia crebbe sempre di più grazie al contante provenienti dai mutui e dalle azioni collegate ad essi ma anche dai guadagni derivati dalla vendita gonfiata delle proprietà immobiliari. Tutti ci guadagnavano: le compagnie di costruzione, gli agenti immobiliari, gli istituti bancari, i produttori di materiali edili e chi, per la prima volta nella vita, diventava proprietario di una casa, ma il caos era dietro la porta,  al blocco dell'aumento del prezzo delle case, successivamente si ebbe il suo crollo. 
Alla fine del 2006 scoppia la bolla immobiliare,  molti possessori di mutui subprime non riuscivano più a pagare a causa del rialzo dei tassi di interesse, questo portò ad una reazione a catena che si estese su vasta scala e divennero insolventi circa 2 milioni di famiglie americane, molte case furono sequestrate e in molti casi i proprietari semplicemente uscirono di casa e consegnarono le chiavi alla banca.
Da qui naturalmente il crollo dei consumi, perdite di lavoro, chiusure di industrie, catene commerciali, ecc. dovuto all'improvviso impoverimento, ma, questa situazione aveva anche già varcato i confini. Le banche americane, consapevoli della pericolosità di questi mutui, avevano trasformato i debiti in azioni (operazione di "cartolarizzazione" (trasformare in carta un mutuo) che vennero vendute sotto forma di cavillosi pacchetti finanziari (una bomba a orologeria pronta a scoppiare) a investitori stranieri e ad istituti bancari di tutto il mondo, furbi! 
Risultato? Guardiamo nel portafoglio di chi le ha comprate e, immaginiamo le conseguenze dell'azzeramento di valore di queste obbligazioni per i Fondi Pensione o per le Amministrazioni Pubbliche, e quindi per la collettività ... cosa che è avvenuta! Le perdite cominciarono ad accumularsi, e a luglio 2008, grandi banche e istituzioni finanziarie a livello mondiale denunciarono forti perdite, dichiararono fallimento ed altri erano sul punto di farlo... da qui gli aumenti dei prezzi delle materie prime, la crisi alimentare mondiale, un'elevata inflazione globale, la minaccia di una recessione in tutto il mondo e per finire una crisi creditizia con conseguente crollo di fiducia dei mercati borsistici.
Una situazione che, ha portato ad una crisi mondiale, quella dei giorni nostri. Il crollo di Wall Street nel 1929 probabilmente doveva servire anche a mettere in crisi alcuni paesi europei e forse, lo fece ... con le guerre, le banche traggono potere e profitti,  prima prestano i soldi agli Stati per sostenere la guerra e dopo glieli prestano per finanziarne la ricostruzione... ma ai giorni nostri???
Le varie crisi hanno portato gli Stati, di tutto il mondo, ad adottare una politica di privatizzazione di enti pubblici e società miste (privatizzazione: Processo economico e giuridico di trasferimento di un bene, di un’attività, di un soggetto dal regime di diritto pubblico a quello di diritto privato (tratto da da Treccani.it ) come la Banca d'Italia tra i cui soci spiccano Assicurazioni Generali (6,33%), RAS (1,33%) ecc., o la Federal Reserve U.S.A tra i cui soci spiccano Rothschild Bank di Londra, Rothschild Bank di Berlino , ecc., (tratto  da W.W.W Disinformazione.it ) ...e ciò ci porta ad una riflessione molto profonda!
Le banche e i banchieri hanno il potere di condizionare le scelte politiche ed economiche degli Stati, molto più dei politici!

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mercoledì 4 aprile 2012

La crisi economica e i suicidi...

Dall'inizio dell'anno purtroppo, la crisi economica (che ci hanno regalato, azzerando il nostro e il futuro dei nostri figli, i governi passati con: privilegi, vitalizi, sprechi, clientelismo, nepotismo, spintarelle, ecc e che ha colpito tutti i settori ) ha seminato una lunga fila di suicidi senza distinzione tra imprenditori ed operai.  Da Nord a Sud dell'Italia, tutti, Vittime di una situazione della quale non hanno responsabilità, mi è sembrato giusto dedicare a queste persone, questa pagina e una riflessione ... 
Quello dei suicidi è un fenomeno terribile, che sta contrassegnando questo periodo di crisi economica, e fa riflettere, perchè è un vero e proprio bollettino di guerra: Imprenditori in difficoltà, poveri disoccupati e operai... Persone che per un secondo sono usciti fuori dall'anonimato togliendosi la vita e, sono finiti sui media, per lasciare un messaggio a chi rimane: "di persone oneste e stanche, arrivate al suicidio perchè incapaci di difendersi con  le regole della democrazia". 
"Gli italiani sono più maturi di quanto si pensasse" queste le parole di Monti, mentre era impegnato in una visita in Asia... è proprio il caso di rispondere con questa bellissima citazione di  Erodoto  "Gli uomini si fidano delle orecchie meno che degli occhi"
Il lavoro manca, sempre più casse integrati e gente che cerca lavoro, le tasse e i privilegi delle caste aumentano, si è sempre più scontenti e sfiduciati,  i giovani si laureano e non hanno diritti nè un futuro, le pensioni anche per i lavori più usuranti si allontanano sempre più, si vive alla giornata, senza sogni e dignità... la crisi economica ha portato imprenditori stremati  e  operai che hanno perso il lavoro ai suicidi ... e gli italiani sono maturi!!!
I primi quattro principi fondamentali della nostra Costituzione ( la legge fondamentale e fondativa dello Stato italiano è  basata su un insieme di principi: di uguaglianza, di legalità e di libertà) così recitano:
"Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società."
***
Stiamo vivendo una crisi che ha prodotto ansia, inquietudine e incertezza nel mondo delle famiglie e delle imprese e in moltissimi casi si è trasformata in povertà, miseria e disperazione e lo Stato, il governo che cosa fa per il cittadino e per risolvere questo problema di emergenza economica e sociale?
Austerità e rigore contro le classi più povere e le classi medie, aggravando sempre di più il malessere generale e la disparità sociale. In questa situazione, sono sempre le persone brave e oneste a cedere perchè tutti gli altri chi ha i soldi, chi ha le raccomandazioni, le conoscenze ecc, è ...  sopra tutto e tutti!!!
Un buon padre di famiglia ( in questo caso chi ci governa o promuove e fa rispettare la Costituzione ) ha la responsabilità di preservare, tutelare la famiglia e garantire alla propria prole (in questo caso il POPOLO SOVRANO tutto) una vita dignitosa ed un futuro accettabile e non, trasformarci tutti in un numero...  senza futuro e senza dignità!
Avvenimenti drammatici come i "Suicidi e tentati suicidi per la crisi ("Vittime di omicidi legalizzati") e non numeri ma la morte di persone, di uomini ci lasciano tristi senza parole e impotenti ...  Il suicidio è sicuramente la più sconcertante manifestazione di disagio di una persona, e crea un profondo dolore nelle famiglie ... ma ancor più doloroso è,  sapere che a tutto questa sofferenza, all'ingiustizia non c'è nessun colpevole!
*"05/02/2012: San Remo, 47 anni, elettricista si spara.
26/02/2012: Firenze, 65 anni, imprenditore si impicca.
02/03/2012: Ragusa, commerciante tenta di darsi fuoco.
02/03/2012: Pordenone, 46 anni, magazziniere si suicida
09/03/2012: Genova, 45 anni disoccupato, sale su un traliccio della corrente
09/03/2012: Taranto, 60 anni, commerciante trovato impiccato.
10/03/2012: Torino, 59 anni, muratore si da fuoco.
14/03/2012: Trieste, 40 anni, appena disoccupato si da fuoco.
15/03/2012: Lucca, 37 anni, infermiera ingerisce acido.
21/03/2012: Lecce, 29 anni, artigiano si impicca.
21/03/2012: Cosenza, 47 anni, disoccupato si spara.
23/03/2012: Pescara, 44 anni, imprenditore si impicca.
27/03/2012: Trani: 49 anni, imbianchino disoccupato si getta dalla finestra.
28/03/2012: Bologna: 58 anni, si dà fuoco davanti all'Agenzia delle entrate.
29/03/2012: Verona, 27 anni, operaio si da fuoco.
01/04/2012: Sondrio: 57 anni, perde lavoro, cammina sui binari, salvato in tempo.
02/04/2012: Roma: 57 anni, corniciaio, si impicca.
03/04/2012: Catania, 58 anni, imprenditore si spara.
03/04/2012: Gela,78 anni pensionata si getta dalla finestra, riduzione della pensione
03/04/2012: Roma, 59 anni, imprenditore, si spara con un fucile.
04/04/2012 Milano, 51 anni, disoccupato si impicca.
04/04/2012 Roma Imprenditore si spara al petto col fucile. La sua azienda stava fallendo."*
Lo Stato (chi ci governa o promuove e fa rispettare la Costituzione)  non raccoglie il messaggio o lo ignora volontariamente.
"Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire."...
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Quando è iniziata la crisi economica ...

E' di ieri sera la notizia: "Le riducono la pensione da 600 a 400, anziana si uccide buttandosi dal balcone, aumenta la benzina,  l'IMU, le  Addizionali Regionali, ecc. " tasse, in effetti,  che colpiscono maggiormente i più poveri.
Quando è iniziata la crisi economica il governo dei politici ha pensato bene di lasciare la nave che affondava, per lasciare il lavoro sporco ai tecnici.  A noi oggi ci resta la loro eredità, solo crisi e sacrifici!
Il 4 Dicembre 2011, presentando in conferenza stampa la manovra "Salva Italia", il premier Monti annunciava che  i ministri del Governo avrebbero reso pubblica la loro situazione patrimoniale. E hanno tenuto fede alla parola data ... ma in sostanza questa operazione a cosa è servita e a chi è servita ... a confermare al popolo che anche il nuovo governo é pieno di Paperon de’ Paperoni, a causare insofferenza e malcontento nel confrontare stipendi milionari a 7 o 8 cifre rispetto a stipendi che di cifre ne hanno 3 o 4, per non parlare poi di quelli che di cifre ne hanno zero. Che sono dei privilegiati, lo sapevamo già, quello che non sappiamo è il perchè, e come si dice: "oltre al danno anche la beffa":
Gli stipendi d'oro dei politici
"Monti, il primo ministro, arriva a 1,5 milioni di euro e mette insieme sedici immmobili. Piero Gnudi, il ministro del Turismo e dello Sport, nel 2010 aveva una dichiarazione dei redditi pari a 1,7 milioni di euro. Filippo Patroni Griffi, il ministro della Pubblica Amminstrazione ha dichiarato 504 mila euro. Elsa Fornero, il ministro del Lavoro al centro dell'attenzione, ha dichiarato nel 2010 un reddito di 402 mila euro. Piero Giarda, il ministro ai Rapporti con il Parlamento, mette insieme 262 milioni di euro. Mario Ciaccia, il ministro delle Infrastrutture, ha dichiarato nel 2010 un reddito di un milione e seicentomila euro. Renato Balduzzi, il ministro della Salute, anche lui duecentomila euro. Giulio Terzi di Sant'Agata, ministro degli Esteri, dichiara un compenso annuo lordo pari a 203.653 euro.
Fonte Magazine Roma informare e narrare*
Queste persone, vivono una vita da nababbi, incassano stipendi pari a 20/30 volte quello di un operaio o di un impiegato, e continuano a parlare di crisi e a chiedere sacrifici, Loro che non sanno neanche dove stanno di casa  i sacrifici. Queste persone si permettono di dare giudizi, e criticare: " che noia il posto fisso", Gli italiani sono fermi, come struttura mentale, al posto fisso, nella stessa città e magari accanto a mamma e papà“" chi non si laurea “entro i ventotto anni è uno sfigato", "l'articolo 18 va eliminato"; Un ministro intervistato sul suo reddito alto da un giornalista della Repubblica ha dichiarato che non prova alcun imbarazzo per il suo reddito astronomico “perché guadagnare non è un peccato se lo si fa lecitamente, producendo altra ricchezza e pagando le tasse“ e ancora "gli italiani sono maturi" e "Se qualcuno, oltre a mettere qualche striscione, ha delle idee, aspettiamo di conoscerle".
dirigenti (stipendio = 103.424 euro)
quadri (stipendio = 51.018 euro)
impiegati (25.679 euro)
operai (max. 21.626 euro)
da finanza e diritto .it
Affermazioni poco felici fatte da politici o da tecnici come volete chiamarli, gente che appartiene alla Casta (persona che gode e ha goduto di rendite di posizione sociali e/o economiche molto alte) e che ci lasciano allibiti,  sconcertati. Chi non appartiene alle Caste e in Italia le Caste sono tante (e tutte hanno potere e privilegi) politici, farmacisti, avvocati, notai, commercialisti, dottori, tecnici, calciatori, ecc ... è impegnato nel pensare a conservare con salti e capriole il proprio posto di lavoro, che gli garantisce la sopravvivenza della famiglia e il pagamento del mutuo;  a non dormire la notte perchè è in cassa integrazione, ad avere paura del futuro, a non avere sogni... 
Loro e i Loro figli invece i sogni continuano a farli, ad avere un futuro e con gli stipendi che guadagnano sono ben lontani dalla realtà della gente normale e dall’incubo di non potercela fare a vivere con pochi soldi ... Ma quello che è incredibile è che per salvare l'Italia continuano a mietere morti e ad avere i paraocchi, sull'insofferenza, sullo stress,  la depressione e il malcontento che stanno seminando.
E' vero, nella vita nessuno ti regala niente ... ogni cosa te la devi sudare, guadagnare ... e ognuno di noi sa quali sono i sacrifici fatti per ottenerla, soprattutto chi non ha stipendi da capogiro, ma ora la crisi riporta tutto a zero e crea reali diseguaglianze economiche, la ricchezza del paese è in mano  a poche persone ... gli intoccabili.
E fa male vedere che, chi, ci costringe a fare 100 passi indietro, e sperimenta sulla pelle della povera gente, calpestandone  il volere e i diritti per inseguire una chimera (in poche parole a ridurci con le pezze al sedere per salvare la permanenza dell'Italia nel meccanismo dell'euro ... ) invece gode di molti privilegi e che la manovra finanziaria, che avrebbe dovuto colpire chi ha accumulato maggiore ricchezza negli anni del boom della finanza e dell'immobiliare invece colpisce in misura maggiore solo il ceto medio-basso.
Forse, sarebbe davvero  il caso  di mettersi  una mano sulla coscienza o di aprire finalmente gli occhi perchè alla fine di questa selezione naturale ( e i Media ormai tutti i giorni riportano casi di suicidi a causa della crisi ( a meno che, lo scopo sia questo!???) operata con questo meccanismo rimarranno solo: lobbies, caste e corporazioni. 
Un famoso proverbio cita che "Nella vita Tutti sono utili e nessuno è indispensabile soprattutto chi ci ferisce e... continua a farlo senza neanche rendersene conto"; noi ricordiamo che, non possono esistere i diritti senza i doveri e non possono esistere  i governanti senza il popolo!
*Il grido del povero sale fino a Dio, ma non arriva alle orecchie dell'uomo.
Felicité-Robert de Lamennais
*L'arte del comando sta nel dire di no, perché è molto facile dire di sì.