martedì 7 dicembre 2010

Le tradizioni e curiosità su Santa Lucia

Il 13 dicembre si festeggia Santa Lucia  vergine e martire, Patrona di Siracusa, nell’iconografia, la Santa viene generalmente raffigurata con un piatto contenente i suoi occhi e un mazzo di spighe in mano, nei festeggiamenti è ricordata come la Santa della luce e tantissime sono le tradizioni e le curiosità a lei legate ... conosciamole!



Santa Lucia è ritenuta la protettrice degli occhi, degli ottici, degli oculisti, degli elettricisti, delle sarte, delle ricamatrici e infine delle donne di malaffare pentite. In alcune città d'Italia, sia del Nord che del Sud, la festa di Santa Lucia si sostituisce o si aggiunge a quella di Babbo Natale portando doni ai bambini, tante sono le curiosità e tradizioni legate alla Santa...


Si narra che la Santa nacque a Siracusa nell'anno 281 e morì il 13 dicembre del 304, giorno della sua celebrazione e che il suo martirio, sia consistito nell'asportazione dei bulbi oculari.  Lucia era una bella fanciulla siciliana, figlia di un ricco nobile di Siracusa, conosciuta da tutti per la sua dolcezza ed amorevolezza. Anche se a quel tempo, in Sicilia imperversava il paganesimo,  Lucia fu attratta dal Vangelo tanto che si convertì al cristianesimo.


I genitori volevano che la fanciulla si sposasse, ma Lei non era d'accordo, proprio perché aveva deciso di dedicare la sua vita al Signore. Decisione, che non venne accettata dai famigliari, ed iniziò per Lucia una vera e propria persecuzione.  Fu arrestata, minacciata e torturata, fino al punto di strapparle gli occhi e poi fu uccisa.

Da allora Lucia fu considerata la protettrice degli occhi e della vista, ed il giorno del suo martirio, che cade il 13 dicembre, inizia il suo viaggio su un carretto pieno di doni per i bambini buoni, trainato da un asinello.

La tradizione vuole che  il 13 dicembre I bambini le scrivono una letterina, dicendo che sono stati buoni e si sono comportati bene per tutto l'anno, chiedendo in dono dei regali. In attesa, preparano del cibo: come biscotti, carote e fieno sui davanzali delle finestre, per attirare la Santa e il suo asinello e poi vanno a letto perché, secondo la leggenda essi non possono vederla infatti, se arrivando li trova alzati si arrabbia e lancia loro della cenere o della sabbia negli occhi, accecandoli. Per questo, forse, si dice che il suo arrivo è  preannunciato dal suono di campanelle lontane.

Un' altra tradizione, è quella di sciacquarsi gli occhi la mattina del 13 dicembre, appena svegli, pare che porti bene alla vista, naturalmente nel nome di santa Lucia, che , come dice il proverbio, "è la santa più luminosa che ci sia!"

La tradizione alimentare in Sicilia vuole che in questo giorno si consumino pietanze solo a base di riso e grano sia dolci che salate, tra queste, spicca la “ cuccìa “ il cui termine sembra derivarsi da "còcciu" cosa piccola, chicco, grano cotto con altri legumi o nel latte con lo zucchero.

La tradizione vuole che questo dolce sia distribuito a familiari, amici e vicini di casa e che le briciole vengano lasciate sui tetti per essere catturate dagli uccellini; e ancora le panelle, frittelle di farina di ceci, anticamente dette anche pisci-panelli perché somigliavano a piccoli pesci.

Santa Lucia è celebrata anche in Svezia e in Danimarca ed è rappresentata come una bellissima fanciulla vestita di bianco con una corona di candele. Tra le tradizioni di questi paesi , vi è:
l' abitudine che, la mattina del 13 dicembre:la figlia primogenita si vesta con una tunica bianca, una sciarpa rossa in vita,  il capo coronato da un intreccio di rami verde e sette candeline, e porti caffè, latte e dolci ai famigliari ancora a letto, accompagnata dalle sorelle più piccolo vestite con tunica e cintura bianca, a simboleggiare il passaggio di Santa Lucia;
che,  i ragazzi  mettano grandi cappelli di carta e portino lunghi bastoni con stelline;
e le ragazze,  con  i capelli ornati  con lustrini e una corona di sette candele, accompagnino una "vergine saggia" passando di casa in casa,  cantando canzoni della tradizione natalizia e quella di una  famosa canzone  napoletana "S.Lucia" (Sul mare luccica..) che canta il luogo di Santa Lucia sul golfo di Napoli.
Curiosità:
Nel 1927 un quotidiano di Stoccolma lancia il primo concorso tra i lettori per votare la Lucia più bella.  Da allora ogni anno viene incoronata una "Lucia Nazionale". Dal 1950 la festa svedese è collegata a quella siciliana, infatti,  la  vincitrice del concorso si reca a Siracusa, invitata dalla cittadinanza, per partecipare ai festeggiamenti patronali per la Santa che si organizzano nella settimana che va dal 13 al 20 dicembre.
La parola Lucia viene dal latino lux e significa luce, luminosa, illuminante.
Santa Lucia è sepolta a Venezia dal 1204, nella Chiesa dei Santi Geremia e Lucia, nei pressi della Stazione ferroviaria che reca il suo nome. 
Dante ne fa il simbolo della Grazia illuminante e si definisce "suo fedele"; la reputava infatti, protettrice della vista e, nel Convivio, racconta,  che si è rivolto a lei più volte per guarire dai disturbi agli occhi.
Il detto di Santa Lucia il "13 dicembre il giorno più corto che ci sia”  è una credenza popolare e pare risalga a circa 500 anni fa, a prima che Gregorio XIII riformasse il calendario. Prima di allora la sfasatura tra calendario civile e calandario solare era tanto grande, che il solstizio d'inverno cadeva il 13 dicembre appunto. Dopo tale data il solstizio d’inverno è stato spostato al 21 -22 dicembre.

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