martedì 3 dicembre 2013

Requiem a un soldato di carta

Questa poesia, Requiem a un soldato di carta mi è stata spedita qualche tempo fa dall'autore, Pietro Leanza, la pubblico volentieri. E' una poesia che, così come mi ha spiegato l'autore stesso, nasce da un sentimento non corrisposto e dalla sensazione di solitudine che ne deriva da questo, dal vuoto e  dalla mancanza di una persona con cui condividere momenti, emozioni, piaceri e dolori...

"Requiem a un soldato di carta"
 "Rancore stagnante come l’aria di 
Una fredda stanza
Illuminata dalla debole anima di 
Poche colonne di cera,
Sembrano danzare i loro barlumi
Prima di spirare e morire in una
Pupilla incandescente.
Un gambo di fumo si solleva 
Sbocciando avido di esistenza
Una rosa di nebbia avvolge 
Il cuore come l’abbraccio di un 
Ghiacciaio, inesorabile,
Gelido e asfissiante
Costretto sull’abisso di se stessi."

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