martedì 3 dicembre 2013

Sui gatti

In questo post vi voglio riportare delle poesie bellissime riferite a questi misteriosi ed affascinanti amici che ho trovato in internet. Il gatto è un animale stupendo, misterioso, curioso, dolce e molto coccolone, ti riempie la vita di gioia, di calore e di amore. Perchè non dedicargli delle poesie?

Molti animali hanno una loro costellazione che brilla in cielo di notte. I gatti no. Ai gatti bastano i loro occhi lucenti per illuminare il cammino.
Mary S. Emilson
Il giornale dei gatti -
I gatti hanno un giornale
con tutte le novità
e sull'ultima pagina
la "Piccola Pubblicità".
"Cercasi casa comoda
con poltrone fuori moda:
non si accettano bambini
perchè tirano la coda".
"Cerco vecchia signora
a scopo compagnia.
Precisare referenze
e conto in macelleria".
"Premiato cacciatore
cerca impiego in granaio."
"Vegetariano, scapolo,
cerca ricco lattaio".
I gatti senza casa
la domenica dopo pranzo
leggono questi avvisi
più belli di un romanzo:
per un' oretta o due
sognano ad occhi aperti,
poi vanno a prepararsi
per i loro concerti.
(Gianni Rodari)
Come dorme un gatto
Come dorme bene un gatto
Dorme con zampe e di peso,
Dorme con unghie crudeli,
Dorme con sangue sanguinario,
Dorme con tutti gli anelli
Che come circoli incendiati
Costruirono la geologia
D'una coda color di sabbia.
Vorrei dormire come un gatto
Con tutti i peli del tempo,
Con la lingua di pietra focaia,
Con il sesso secco del fuoco
E, non parlando con nessuno,
Stendermi sopra tutto il mondo,
Sopra le tegole e la terra,
Intensamente consacrato
A cacciare i topi in sogno.
Ho veduto come vibrava
Il gatto nel sonno: correva
La notte in lui come acqua oscura,
E a volte pareva cadere
O magari precipitare
Nei desolati ghiacciai,
Forse crebbe tanto nel sonno
Come un antenato di tigre
E avrebbe saltato nel buio
Tetti, nuvole e vulcani.
Dormi, dormi, gatto notturno
Con i tuoi riti di vescovo,
E i tuoi baffi di pietra:
Ordina tutti i nostri sogni,
Guida le tenebre nostre
Addormentate prodezze
Con il tuo cuore sanguinario
E il lungo collo della tua coda.
Di Pablo Neruda
Ode al gatto
Gli animali furono
imperfetti, lunghi
di coda, plumbei
di testa.
Piano piano si misero
in ordine,
divennero paesaggio,
acquistarono in grazia, volo.
Il gatto,
soltanto il gatto apparve completo
e orgoglioso:
nacque completamente rifinito
cammina solo e sa quello che vuole.
L’uomo vuol essere pesce e uccello,
il serpente vorrebbe avere le ali,
il cane è un leone spaesato,
l’ingegnere vuol essere poeta,
la mosca studia da rondine,
il poeta cerca di imitare la mosca,
ma il gatto
vuole esser solo gatto
dai baffi alla coda,
dal fiuto al topo vivo,
dalla notte fino ai suoi occhi d’oro.
Non c’è unità come la sua,
non hanno
la luna o il fiore
una tale coesione:
è una sola cosa
come il sole o il topazio,
e l’elastica linea del suo corpo,
salda e sottile, è come
la linea della prua di una nave.
I suoi occhi gialli
hanno lasciato una sola
scanalatura
per gettarvi le monete della notte.
Oh piccolo
Imperatore senz’orbe,
conquistatore senza patria,
minima tigre da salotto, nuziale
sultano del cielo
delle tegole erotiche,
il vento dell’amore
nell’aria aperta
reclami
quando passi
e posi
quattro piedi delicati
sul suolo,
fiutando,
diffidando
di ogni cosa terrestre,
perché tutto
è immondo
per l’immacolato piede del gatto.
Oh fiera indipendente
della casa, arrogante
vestigio della notte,
neghittoso, ginnastico
ed estraneo,
profondissimo gatto,
poliziotto segreto
delle stanze,
insegna
di un
irreperibile velluto,
probabilmente non c’è
enigma
nel tuo contegno,
forse non sei mistero,
tutti sanno di te ed appartieni
all’abitante meno misterioso,
forse tutti si credono
padroni,
proprietari, parenti
di gatti, compagni,
colleghi,
discepoli o amici
del proprio gatto.
Pablo Neruda
A un gatto che invecchia
Occheggia dal tappeto del camino
e sbadiglia con grande compiacenza,
accettando felice tutti gli agi
che ha ricevuto dalla Provvidenza:
Forti, più forti s´alzan le fusa,
in un unico inno assai gioioso
per tutte le avventure della notte,
per le quiete giornate di riposo.
La vita sua continuerà per sempre
con quel che un gatto può desiderare:
il calduccio e l´allegra processione
di pesce, e latte, e pesce da mangiare.
Soltanto, adesso ha come l´impressione,
e quel pensiero un pò lo mette in croce,
che il tempo sembra aver selezionato
una razza di topi più veloce.
Alexander Gray

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