mercoledì 5 marzo 2014

Poesie e curiosità sulle donne

 Le donne,  grandi o piccole  da sempre hanno fatto la storia, brave nel conciliare con facilità mondi apparentemente lontani casa e affari, ad essere semplicemente mogli, madri e sorelle e a rimanere belle dentro.  Fra qualche giorno, l'8 marzo si celebra la festa della donna e questo post è dedicato a tutto il mondo femminile e alla loro bellezza... con qualche piccola curiosità sull'etimologia della parola donna e delle bellissime poesie di autori come Madre Teresa di Calcutta, Rabindranat Tagore, Eliomar Ribeiro de Souza, Salvatore Fiume, buona lettura...


Curiosità

La parola donna deriva dal latino ed è una forma abbreviata della parola "domina", cioè padrona. Fino agli inizi del trecento il termine usato per dire Donna era "Femmina", ma poi in Toscana prese piede il termine "donna" e da lì si diffuse in tutta Italia.

Dal latino derivano anche l'etimologia della donna francese femme, fēmĭna(m) (donde anche l'it. femmina), e quella spagnola "mujer" e portoghese "mulher" da mŭlĭĕre(m) (da cui anche l'it. moglie).

In inglese la donna è indicata con il sost. woman, che risale originariamente a un composto nominale bimembre,  "wīfman", letteralmente "essere umano "man" e femmina "wīf". 

In tedesco "donna, signora", è indicato dalla parola Frau che in origine aveva esclusivamente il secondo significato.


"Donna"

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni….
Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è a colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c`e` una linea di partenza.
Dietro ogni successo c`e` un'altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c`e` in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però  non trattenerti mai!!!

Madre Teresa di Calcutta

"Donna"

Donna, non sei soltanto l'opera di Dio,
ma anche degli uomini, che sempre
ti fanno bella con i loro cuori.
I poetai ti tessono una rete
con fili di dorate fantasie;
i pittori danno alla tua forma
sempre nuova immortalità.
Il mare dona le sue perle,
le miniere il loro oro,
i giardini d'estate i loro fiori
per adornarti, per coprirti,
per renderti sempre più preziosa.
Il desiderio del cuore degli uomini
ha steso la sua gloria
sulla tua giovinezza.
Per metà sei donna,
e per metà sei sogno.

Rabindranath Tagore

"Donna"

Nel tuo esserci l'incanto dell'essere,
La vita, tua storia,
segnata dal desiderio d'essere
semplicemente donna!
Nel tuo corpo ti porti,
come nessun altro,
il segreto della vita!
Nella tua storia
la macchia dell'indifferenza,
della discriminazione, dell'oppressione…
in te l'amore più bello,
la bellezza più trasparente,
l'affetto più puro
che mi fa uomo!

Eliomar Ribeiro de Souza
Poeta Brasiliano
*
"Corpo di donna ..."

Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche,
assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono.
Il mio corpo di rude contadino ti scava
e fa scaturire il figlio dal fondo della terra.
Fui solo come un tunnel. Da me fuggivano gli uccelli
e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione.
Per sopravvivere a me stesso ti forgiai come un'arma,
come freccia al mio arco, come pietra per la mia fionda.
Ma viene l'ora della vendetta, e ti amo.
Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo.
Ah le coppe del seno! Ah gli occhi d'assenza!
Ah le rose del pube! Ah la tua voce lenta e triste!
Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia.
Mia sete, mia ansia senza limite, mio cammino incerto!
Rivoli oscuri dove la sete eterna rimane,
e la fatica rimane, e il dolore infinito.

Pablo Neruda

"Scrivo a Te Donna"

Ogni mattina, dopo il segno della croce,
scriverti
è come recitare una preghiera.
Non si può far di peggio,
ma io so fare di meglio.
Ora che non ti vedo,
di buon mattino,
mentre tutti dormono,
prendo la penna, come un ladro prenderebbe
la chiave di un forziere,
e con la penna
rubo la vita che non mi appartiene
e scavo un camminamento
per raggiungere te che, contro ogni legge,
considero mia.

Salvatore Fiume.


Nessun commento:

Posta un commento