mercoledì 30 aprile 2014

Che cos'è l'invidia?

Chi di noi, almeno una volta nella vita non ha provato, anche per un solo istante l'invidia, un emozione forte, che può avere vari volti: ammirazione, desiderio, emulazione, irritazione e odio verso chi possiede qualcosa che noi non abbiamo, riflettiamo...


L'invidia è il frutto di un desiderio che non può essere soddisfatto o che non ha prospettive, un meccanismo di difesa messo in atto dalla nostra mente, quando, nel confronto con gli altri ci sentiamo sminuiti per ciò che hanno o sono, e ha diverse sfumature: rabbia e cattiveria caratterizzato dall'ostilità nascosta verso un altro, di danneggiarlo, di privarlo di ciò che lo rende desiderabile ecc, di emulazione e di ammirazione, di desiderio di essere come lui, di essere migliore o addirittura di superare quella persona di possedere le stesse cose;  di umiliazione, di inferiorità, di mortificazione, di frustrazione ecc...

L'invidia è un sentimento doloroso e  spesso sottovalutato, fonte di infelicità, tristezza  e solitudine Ecco varie definizione di invidia tratte da Wikipedia l'enciclopedia libera, vocabolario e enciclopedia online Treccani,  da Sapere.it, e da Psicolinea.it
"L'invidia è un sentimento nei confronti di un'altra persona o gruppo di persone che possiedono qualcosa (concretamente o metaforicamente) che l'invidioso non possiede (o che gli manca). Essa si caratterizza come desiderio ambivalente: di possedere ciò che gli altri possiedono, oppure che gli altri perdano quello che possiedono. L'enfasi è, quindi, sul confronto della propria situazione con quella delle persone invidiate, e non sul valore intrinseco dell'oggetto posseduto da tali persone.
da Wikipedia
invìdia s. f. 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede tale bene o qualità; anche, la disposizione generica a provare tale sentimento, dovuta per lo più a un senso di orgoglio per cui non si tollera che altri abbia doti pari o superiori, o riesca meglio nella sua attività o abbia maggior fortuna (nella dottrina cattolica, è uno dei sette vizî capitali, direttamente opposto alla virtù della carità):
Da Treccani
invìdia s. f.  Sentimento di segreto livore per la fortuna o i meriti altrui: avere invidia di qualcuno (o contro qualcuno); essere roso dall'invidia; schiantare, crepare..., sentimento di ammirazione per ambite qualità o fortune altrui: il suo coraggio farebbe invidia
da Sapere.it "
Esistono poi due tipi di invidia : quella buona e quella cattiva. L'invidia buona rappresenta comunque un sentimento doloroso, lacerante, che si prova nel vedere qualcun altro riuscire dove e come noi vorremmo per noi stessi, ma in questo caso non si provano sentimenti negativi di odio e rancore per l'invidiato, non si cerca di ostacolarlo, o di togliergli ciò che possiede o ha ricevuto in premio. L'invidia 'buona' corrisponde all'emulazione: un desiderio profondo di arrivare allo stesso livello dell'altro, anziché abbandonarsi allo scoramento o alla maldicenza e alla denigrazione dell'altro più fortunato.
Da Psicolinea.it
L'invidia è un dolore profondo che ci può portare alla distruzione, ha due facce la prima è distruttiva verso noi stessi, verso gli altri, la seconda, nonostante, sia comunque un sentimento negativo, è uno stimolo a migliorare la nostra vita,  a riempire  lacune e a valorizzando i punti di forza che uno possiede, sta a noi dunque, fare in modo che la parte cattiva che è dentro di noi non prenda il sopravvento!

Signore, quando ho fame ...
Signore, quando ho fame,
dammi qualcuno che ha bisogno di cibo;
quando ho sete,
mandami qualcuno che ha bisogno di una bevanda;
quando ho freddo, mandami qualcuno da scaldare;
quando ho un dispiacere, offrimi qualcuno da consolare;
quando la mia croce diventa pesante,
fammi condividere la croce di un altro;
quando sono povero, guidami da qualcuno nel bisogno;
quando non ho tempo,
dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento;
quando sono umiliato,
fa' che io abbia qualcuno da lodare;
quando sono scoraggiato,
mandami qualcuno da incoraggiare;
quando ho bisogno della comprensione degli altri,
dammi qualcuno che ha bisogno della mia;
quando ho bisogno che ci si occupi di me,
mandami qualcuno di cui occuparmi;
quando penso solo a me stesso,
attira la mia attenzione su un'altra persona.
Madre Teresa di Calcutta

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