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giovedì 18 novembre 2010

Emergenza Idrica a Salerno

Oggi vorrei parlarvi dell'emergenza idrica che ha colpito Salerno e, di questo maltempo che sta mettendo  l'Italia in ginocchio. Quando accadono eventi come questi:  terremoti, valanghe, frane, inondazioni, tempeste, grandinate, ondate di calore, tifoni,  trombe d'aria, incendi, ecc", noi ingenuamente definiamo queste notizie "catastrofi naturali" un disastro cioè causato dalla natura. Eppure, molte volte, non hanno nulla di  "naturale", molto spesso le catastrofi sono causati dall'egoismo dell'uomo e dalla sua continua voglia di voler prevalere sulla natura...
Basti pensare alla crescita di strutture abitative ed industriali, nelle cosiddette "aree a rischio", (dopo il terremoto in Abruzzo, si è parlato di ben 5.500 comuni in Italia a rischio di calamità naturali), alla mancata manutenzione dei corsi d'acqua, ecc., ecc, tutto questo (possiamo chiamarlo menefreghismo, egoismo, malgoverno, cattiva politica, come volete voi) contribuisce ad aumentare enormemente quei danni derivati da eventi atmosferici "estremi" che invece, potrebbero essere limitati al minimo, se ci fosse un po' più di attenzione.
E vero, le forti piogge di questo periodo, hanno creato molti disagi e danni sia a nord che a sud dell'Italia (Veneto, Friuli, Campania, Calabria, ecc) è sotto gli occhi di tutti, ma la cosa comune un po' dappertutto è stata, ed è, l'esondazione di  fiumi e canali,  che ha portato la distruzione di persone, case, terreni, colture, bestiame, ecc. e mi fermo qua.
In questo post voglio parlare di altro, del disagio che abbiamo e stiamo ancora provando, certo, forse, paragonato a quello che sta succedendo in altre regioni d'Italia è più sopportabile,  ed è quello della poca e in molto casi, dall'assenza del tutto di acqua dai rubinetti delle nostre case. 
Mezzo milione di persone senza acqua, a causa di uno dei pilone che sorregge l'acquedotto del Basso Sele,  abbattuto dalla piena del fiume Sele. Evento che ha causato: la chiusure di scuole, fabbriche, uffici, e caos ... una situazione che (si spera) dovrebbe tornare alla normalità entro il 23 dicembre.
E' incredibile come ci si abitui ad avere un bene, e non gli si dà l'importanza che merita, anzi ti accorgi di quanto è importante solo quando questo ti viene a mancare. L'acqua è un bene primario,  la vita sulla terra dipende dall'acqua, la nostra vita di tutti i giorni dipende dall'acqua, sembra strano, eppure è così. Basti pensare ai primi gesti che facciamo  la mattina appena ci svegliamo: sciacquiamo il viso, prepariamo il caffè, laviamo i denti, gesti abitudinari che in questi momenti vengono meno perchè aprendo il rubinetto ... l'acqua non c'è!
Io sono fortunata,  fino a pochi giorni fa l'acqua usciva dai miei rubinetti dalle 7 alle 10.00, certo era pochina, un filo d'acqua, ma allo stesso tempo abbastanza per organizzarsi, nelle pulizie personali, della casa e nella cucina. 
Oggi l'acqua è sempre poca, ma vi assicuro è bellissimo, aprire il rubinetto e veder sgorgare quel filo d'acqua (a tutte le ore), che ti permette:
di sciacquare le mani, il viso, i denti, di cucinare, di lavare i piatti, senza l'incubo di rimanere a secco (anche se, la paura di aprire il rubinetto e non veder uscir nulla c'è sempre)
o di fare in casa tutto di corsa.
Certo, questo ti permette di riprenderti parte delle tue abitudini, non di utilizzare la lavastoviglie o di fare la lavatrice, in qualunque momento della giornata, ma nella sfortuna ripeto mi sento fortunata. 
Rispetto a molti non ho l'incubo di approvvigionarmi di acqua dalle autobotti, (io abito al secondo piano) ho l'acqua per cucinare, per i servizi, per le pulizie, ormai sono un paio di giorni che non mangiamo più panini a pranzo e a cena ma ci sono molte zone, abitate da persone anziane, bambini, malati o nei palazzi terzo o quarto piano che sono senza acqua, zone in cui l'acqua è contingettata, in cui sono presenti gli autobotti e mi chiedo come è possibile resistere ancora così per un mese?.
Questa brutta avventura, qualunque cosa sia stata la causa, sfiga o cattiva politica ci ha fatto tornare indietro nel tempo, a quando si viveva alla giornata o al medioevo in cui non c'era nessuna comodità, a quando si scaldava l'acqua sul fuoco per lavarsi o per lavare i piatti,  allora si andava a prendere l'acqua ai pozzi oggi,  i pozzi sono sostituiti dalle autobotti!
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lunedì 21 dicembre 2009

Pranzo della festa in agriturismo

In questo post "Il pranzo della festa!" voglio raccontarvi di un bella giornata trascorsa in allegria accanto ad una bella tavola imbandita di cose buone, in compagnia di amici e conoscenti per festeggiare in anticipo il Natale in un bell'agriturismo del Salernitano.
Circa 20 giorni fa, in compagnia di amici abbiamo pranzato in un agriturismo, in provincia di Oliveto Citra Salerno, di cui ci avevano parlato molto bene, e nonostante sia situato in luogo un po' fuorimano è molto conosciuto.  Apre solo il sabato e la domenica, e a pranzo, vi si accede solo su prenotazione. 
A gestione familiare, è un luogo in cui ti senti in famiglia, i proprietari sono molto alla mano, ti mettono subito a tuo agio, sono sempre sorridenti, cordiali e gentili. Hanno un menu molto vario e cambia a seconda della stagione, dei prodotti e degli animali.
La prima volta, ci hanno stupito con un menù ricco di antipasti, tante verdure cucinate in modo diverso dal solito ma assolutamente squisite, due primi piatti di pasta assolutamente fatti a mano, due secondi, frutta, torta ecc.  Ieri, 20 dicembre, è stata una giornata speciale, la giornata del daino e tutto il menu era basato su questo.
Ancora una volta ci hanno stupito e per noi è stato come festeggiare in anticipo il pranzo di Natale. Questo agriturismo è una casetta normale all'interno è abbastanza rustica, ma molto carina situata fuori dal paese, non saprei dire l'altezza a livello del mare, ma so che eravamo al di sopra delle nuvole.
La giornata è stata molto fredda e piovosa  questo purtroppo non ci ha permesso di fare l'itinerario turistico degli animali, daini, alci, conigli, maiali, cinghiali ecc, ma per fortuna ci hanno accolto i visi sorridenti e cordiali dei proprietari ed il buon odore di cibo che usciva dalla cucina. L'ambiente si è subito riscaldato, tra le luminarie accese e il buon vino del posto ci siamo seduti e affidati all'arte culinaria della padrona.
Questo pranzo speciale, dedicato alla giornata del daino ci ha spiegato subito il proprietario, non prevedeva antipasti, proprio per farci provare la bontà del prodotto, ma poichè la prima volta avevamo assaggiato una zucca fatta al carpaccio, con il peperoncino davvero squisita, gliene abbiamo fatto richiesta e lui gentilmente ce ne ha fatta avere due piatti che abbiamo assaggiato (divorato) con il pane artigianale della casa.
Ed ecco comparire il primo piatto, ravioli al sugo con ripieno di ricotta e daino, un piatto fantastico. Seguito da pappardelle fatte a mano, in bianco con sugo di funghi e daino e ancora stufato di daino con cipolle e carote e infine carrè di daino con un crema al vino bianco insalata, rucola e per contorno patatine fritte.
Il menu doveva essere questo ma il proprietario ci ha fatto assaggiare i loro salumi, portandoci due bei piatti di salsiccia e filetto, e poi taralli della casa con formaggio e marmellata d'uva, una vera squisitezza, castagne e infine per dolce due torte, una al cioccolata e l'altra con crema pasticcera, ma bagnata con un liquorino speciale, caffè e ammazzacaffè.
Insomma ieri è stata una giornata davvero speciale, con un pranzo davvero particolare, direi un vero e proprio pranzo della festa!

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I festeggiamenti in agriturismo

lunedì 16 novembre 2009

Una notizia di cronaca

In questa pagina voglio parlare di una notizia , che riguarda una vicenda di cronaca che è accaduta qualche giorno  nella mia provincia e  che ha sconvolto non solo me, ma un po' tutte le persone che l'hanno letta o sentita, ecco  la notizia così, come l'hanno riportata i mass-media a Salerno e poi faremo qualche riflessione...



" Vincenzo Salvo un giovane di 24 anni nato a Giffoni Valle Piana, dove vive con la madre è l’assassino del 73 enne Mario Casolaro,  un gesto di follia, questo il movente. Un raptus  è stata la causa della morte di quest'uomo. La follia omicida ha avuto lo sfondo del lungomare, con le auto in fila in attesa che al semaforo scattasse il verde. Ha sollevato come un fuscello il povero pensionato e l’ha scaraventato tra gli scogli. Un raptus improvviso, una presa violenta che non ha lasciato scampo alla sua vittima. Salvo soffriva da tempo di disturbi psichici. Da tre giorni era stato affidato alla struttura intermedia residenziale del Dipartimento di Salute Mentale di via Bastioni e aveva alle spalle un lungo ricovero presso la casa di cura "La Quiete" da cui è stato dimesso lo scorso 10 novembre."
Mi chiedo come si può morire così?... E come mai chi è addetto a garantire ai soggetti più difficili l'accompagnamento non lo ha fatto? E, se invece ha ritenuto che il soggetto non fosse pericoloso e non sussistessero motivi per allarmarsi perchè è successo questo?... Per difenderci, visto che nessuno ci tutela cosa dobbiamo fare, richiuderci in casa e non uscire?
Una notizia sconvolgente, non ci sono parole che possono spiegare quello che è accaduto, questa vicenda o meglio questa follia. Quando usciamo di casa siamo alla merce di chiunque, qualunque che per un motivo o per un altro (è cattivo, è ladro, è malato...) ci fa del male. Non ci sentiamo protetti da nessuno, nemmeno dalla legge, che, a questo punto non è in grado di tutelare nemmeno queste persone, e noi, non ci sentiamo persone e neanche numeri, lo diventeremo solo quando qualcuno ci ha danneggiati o uccisi, è un amara riflessione!
Oggi uscire di casa è diventato un terno all'otto, se non ci sono gli extracomunitari, ci sono i drogati o gli ubriachi a farci del male e ora anche quelli con disturbi psichici, ma noi che cosa possiamo fare per tutelare noi e la nostra famiglia?
Io non ho davvero parole ... questo è diventato proprio un mondo matto! ... Permettetemi la battuta!