domenica 19 settembre 2010

La malasanità in Italia: riflessioni

E già da un po' di tempo che si parla di malasanità, da nord a sud dell'Italia siamo tutti colpiti da questa calamità che ci fa rimanere sempre più turbati e sgomenti.  La tv, i media ci offrono un vero e proprio bollettino di guerra, notizie di persone che muoiono in ospedale,  il più delle volte per imperizia o negligenza degli operatori sanitari: somministrazione di farmaci sbagliati (per la grafia poco comprensibile di chi li ha prescritti), scambi di pazienti da operare, amputazione o ingessazione di arti sbagliati, smarrimento o confusione di esami, anestesie maldosate, morte duranto e dopo il parto  ecc.,ecc., ecc...
Riflessioni...
La malasanità è una realtà sempre più presente e pressante nella vita di tutti i giorni ed è più vicina a noi di quanto crediamo,  può colpire un conoscente, un amico dell'amico, noi stessi o la nostra famiglia.
Qualche anno fa, mio padre ha avuto una prostatite acuta con febbre a 40,  sangue nelle urine, bruciore urinario, stato di stordimento totale. Lo portammo di corsa al pronto soccorso della mia città, ma poiché questo era privo del reparto di urologia, nonostante fosse in quelle condizioni, fummo costretti a caricarlo di nuovo in macchina e a trasportarlo in un altro ospedale, per fortuna che era a pochi chilometri dal nostro paese. Mio padre tre anni fa aveva 77 anni ed era gia diabetico cronico, il che vuol dire tre siringhe al giorno di insulina!
Il dottore del pronto soccorso dopo averlo visitato e dopo avergli inserito il catetere ci disse che non c'era posto, e che potevamo portarlo a casa, perche con la cura sarebbe andato tutto a posto,  Alla mia domanda: "dottore se fosse stato suo padre in queste condizioni, lei lo avrebbe mandato a casa?"  lui rispose:" signora io mio padre lo porterei tranquillamente a casa e lo curerei lì." la risposta giusta forse era: ma tu sei un dottore io no!
Sinceramente non me la sono sentita di portarlo a casa, non in quelle condizioni, era visibile ad occhio nudo che stava troppo male,  quindi abbiamo risposto al dottore che saremmo rimasti li, al pronto soccorso, affinchè fosse  ricoverato, anche se lui continuava a insistere di portarlo a casa. Siamo rimasti li, dalle 9 alle 14.30 senza mangiare,  tra l'incredulità delle persone, degli infermieri e di alcuni medici, che vedendo mio padre in quelle condizioni, non capivano perchè non venisse ricoverato. Lui  intanto peggiorava sempre più.
Avevo intenzione di chiamare la Polizia, ma per fortuna al cambio del turno e, forse per intercessione di qualche infermiere dispiaciuto, un dottore dell'urologia visita mio padre che constatò che i suoi valori erano del tutto sballati. Viste quindi le sue condizioni chiese il ricovero di corsa, fortunatamente, in quanto mio padre è rimasto in quello stato di semincoscienza per tre/quattro giorni, (il suo ricovero è durato per più di 15 giorni e, ancora oggi a distanza di tre anni dobbiamo tenere sotto controllo la prostata).
Di quei tre giorni terribili mio padre non ricorda nulla, come se nulla fosse successo, non ricorda di essere stato portato da un ospedale all'altro, non ricorda quello che è successo al pronto soccorso, come se non fosse stato li, tre giorni di cui non ricorda assolutamente nulla. La mia storia è finita bene, per fortuna ... l'infiammazione è rimasta tale, è stata curata e oggi sono qui a raccontare questa storia senza dolore.
Ma ci son purtroppo storie, che lasciano sbigottiti, freddi come quella di un amico, che operato di emorroidi scopre dopo un paio di mesi di avere l'epatite, la sua vita come quella della sua famiglia è caduta nello sconforto. E pochi giorni fa la suocera di un mio amico, operata di cuore, dopo alcuni mesi a causa di un dente dolente scopre di aver contratto l'epatite, (e non può fare nulla perchè nel consenso informato che ha firmato in ospedale per i rischi che derivano dalla operazione c'era anche la possibilità di contrarre un infezione) una famiglia distrutta.
E questi sono solo alcuni casi, ma ci sono tante storie che sempre per colpa della negligenza, della noncuranza, dell'idiozia, dell'irresponsabilità chiamatela come volete, causano dolore e rabbia, storie in cui le vite finiscono senza un motivo. Su questo dovremmo meditare noi e chi ha in mano le nostre vite sforzandoci di fare il possibile affinchè queste cose non accadono più!
"La disumanità dell'uomo verso l'uomo non si materializza soltanto
negli atti corrosivi dei malvagi, ma anche nella corruttrice inattività dei buoni"
Martin Luther King


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