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mercoledì 3 agosto 2011

L'estate, il sole, il caldo, il mare, le vacanze e... gli incendi!

Finalmente è arrivata l'estate, il sole, il caldo, il mare, le desiderate vacanze ... ma con loro, anche un fenomeno gravissimo, spesso legato purtroppo alla stagione estiva "gli incendi". Durante la mia vacanza a Praia a Mare, in località Saracinello il 24 ed il 25 luglio, un incendio ha lasciati sbigottiti noi, terrorizzati, angosciati, impauriti i proprietari, i vacanzieri, quando le fiamme hanno lambito le loro case e gli animali che si trovavano o vivevano in quella zona...
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 Per spegnere l'incendio sono stati impegnati molti operatori: vigili del fuoco, corpo forestale, protezione civile, con tutti i mezzi di terra ed aria: elicotteri, canadair, elitanker. Tutti hanno lavorato insieme, ben due giorni, per cercare di spegnere il fuoco e limitare i danni ed evitare la distruzione del verde, ma non dico altro, e  lascio parlare le immagini...
 "Il fuoco è uno dei più insidiosi pericoli per i nostri boschi. La distrazione, o peggio, il vandalismo e l'atto criminale, ogni anno riducono in un pugno di cenere migliaia e migliaia di ettari ricoperti da verdi e rigogliosi alberi. Alberi secolari, che ci offrono l'aria che respiriamo e, attraverso una complessa catena alimentare, il cibo di cui ci nutriamo. 
Il vero nemico del bosco non è il fuoco, ma chi incendia. Ogni 200 incendi, 199 sono causati dall'uomo, un incendio ogni quattro è provocato volontariamente, uno ogni tre è causato dalla sottovalutazione dei pericoli di chi accende un fuoco per ripulire dalla vegetazione secca il terreno o per distruggere i residui delle potature.
(Tratto da Corpo Forestale dello Stato)"
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Quale, sia la causa, distrazione o atto criminale, il fuoco provoca molteplici danni:
"Oltre alle vittime umane, spesso coinvolte negli episodi incendiari più gravi, il ‘bene’ natura’ è quello più colpito. Secondo uno studio del WWF condotto in Spagna, il danno economico causato dagli incendi forestali corrisponde a 5.500 euro per ettaro di bosco incendiato, senza considerare i danni permanenti e il valore delle specie animali e vegetali distrutte. Le foreste offrono infatti servizi naturali importantissimi per la vita dell’uomo e dell’ambiente: consentono la regolazione dell’atmosfera, del clima, la protezione da inondazioni, siccità, frane, dissesto idrogeologico, la regolazione del ciclo dell’acqua, l’approvvigionamento idrico, la ricarica delle falde e la variabilità biologica oltre ai benefici chederivano dal valore estetico, ricreativo e turistico.
Le aree percorse dal fuoco hanno tempi di recupero molto lenti, in relazione alla frequenza, all’estensione e alla complessità dell’ecosistema colpito. Occorrono circa 100 anni a un bosco di latifoglie, come le faggete e quercete, per recuperare, la macchia mediterranea alcune decine.
In Italia dalla metà degli anni ottanta ai primi anni del 2000 gli incendi boschivi hanno distrutto circa 1.100.000 ettari di superficie boscata, pari ad una regione più grande dell’Abruzzo.
E’ stato calcolato che un incendio distruttivo di un ettaro di pineta può causare la morte di 300 uccelli, 400 piccoli mammiferi e 5 milioni di insetti: un danno diretto e immediato per la fauna al quale si aggiunge anche la frammentazione degli habitat che inficerà il successo riproduttivo delle stagioni successive.
( tratto da Encanta.it )"
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Un incendio ogni quattro è provocato volontariamente e uno ogni tre è causato dalla sottovalutazione dei pericoli di chi accende un fuoco per ripulire dalla vegetazione secca il terreno o per distruggere i residui delle potature ... 
" Per evitare la maggior parte degli incendi boschivi è sufficiente adottare alcune elementari precauzioni e seguire poche, ma importanti, regole.
1 - Devono essere rispettate le norme regionali in materia e le ordinanze dei Sindaci
2 - Si deve prestare la massima attenzione agli avvisi di pericolo incendi emessi dagli organi pubblici e ricordare che il vento, nel periodo estivo, rende vulnerabili abitazioni e boschi che sembrano distanti dai fuochi, accesi per effettuare le ordinarie operazioni agronomiche
3 - Le norme in materia consentono di utilizzare il fuoco per svolgere alcune operazioni colturali ma devono essere realizzate solo in alcuni periodi e con precise modalità
4 - Si deve ricordare che i fuochi di ripulitura dei terreni o di distruzione dei residui vegetali accesi nei periodi in cui è massimo il rischio degli incendi sono utilizzati da coloro che in modo doloso e consapevole appiccano gli incendi per fini di lucro e per "coprire" così le loro azioni criminose
5 - La bruciatura delle stoppie e dei residui vegetali in campagna devono essere fatte solo nelle prime ore del mattino quando l'aria è più fresca e carica di umidità, in assenza di vento, allertando il Comando Stazione competente e, possibilmente, vicino a fonti di acqua
6 - Non bisogna mai abbandonare le operazioni di ripulitura e lasciare che il fuoco si propaghi incontrastato e si raccomanda di rispettare sempre le norme che gli Enti territoriali emanano in proposito
7 - Esistono apparecchiature che tritano i residui vegetali per farne concime, difendendo così due volte la natura, riciclando e restituendo al terreno gli elementi nutritivi senza utilizzare il fuoco
8 - Gli incendi dei boschi provocati in modo colposo possono provocare enormi disastri
9 - Non bisogna lasciare che un piccolo fuoco, lungo il ciglio della strada o dentro il bosco, si trasformi in un incendio
10 - Se si avvista un rogo stare lontano dalle fiamme e chiamare immediatamente il 1515, il numero gratuito di emergenza ambientale del Corpo forestale dello Stato mi sento anche di aggiungere altri consigli dettati dal buon senso e dalla civiltà:
Non gettare mozziconi accesi nei boschi, nei campi e dov'è facile che si verifichi un incendio.
Se stai campeggiando non accendere barbeque o fuochi liberi in zone di pineta boschi ecc, servirsi degli appositi spazi.
In caso di loro assenza munirsi di un barbeque portatile stando molto attenti a non far cadere braci o tizzoni ardenti a terra mai lasciare bottiglie di vetro o cocci, in zone a rischio incendio evitare quanto più possibile l'uso del fuoco!
(tratto da Focus.it)"
Questo è lo spettacolo triste che si è presentato ai nostri occhi lunedi, in due giorni è andato in fumo, quello che costituiva a tutti gli effetti il polmone verde di Praia, ben 5 ettari della Pineta sono rimasti inceneriti  dal fuoco. Le fiamme oltre a distruggere molti esemplari potrebbero aver danneggiato irrimediabilmente la pineta uno spettacolo davvero triste...
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Riflettiamo quando abbandoniamo un pezzo di vetro, una cicca di sigaretta o accendiamo un fuoco per esigenza o per una bravata o altro... ! Il Fuoco è una  cosa seria, non ammetta imprudenza, negligenza, disattenzione o ignoranza, richiede responsabilità, intelligenza e collaborazione, questo, affinchè non avvengano più di questi scempi.

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Spiagge trasformate in immondezzai

mercoledì 29 giugno 2011

Spiagge trasformate in immondezzai ...

Questo post " Spiagge trasformate in immondezzai " nasce da una riflessione dopo una giornata trascorsa al mare qualche giorno fa, complice la bella giornata, il sole e il caldo. Visto il clima, un irrefrenabile voglia di uscire e passeggiare in riva al mare si è impadronita di noi, ci siamo allora armati di asciugamano, solare, costumi, ciabatte e via all'avventura, finalmente è arrivata l’estate, ma... 
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Dopo un inverno piovoso, questo primo caldo ci ha dato davvero la voglia di correre al mare per  tuffarci in acqua, rinfrescarci, prendere la prima tintarella e tutto questo, "gongolando" perchè ai primi di giugno non si trovano code sulle strade o ammucchiate allucinanti di ombrelloni ma soprattutto le spiagge sono pulite!
La fortuna enorme è quella anche di vivere ad una quindicina di chilometri dal mare, e senza code sulla statale siamo arrivati in poco tempo alla nostra meta. Parcheggiamo la macchina e pieni di entusiasmo ci avviamo verso la spiaggia, certo, la prima cosa che abbiamo visto non è stata molto gradevole, al panorama mozzafiato del mare, delle sue acque limpide, delle spiagge quasi deserte ... bidoni della spazzatura ci hanno dato il benvenuto.
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Ma questa non è stata l'unica sorpresa, se così possiamo dire. Ebbene ci siamo presto resi conto che la spiaggia nonostante i bidoni in pole position era invasa da rifiuti di ogni tipo: plastica, fazzoletti, ma soprattutto dalle odiosissime cicche di sigarette che trasformano ogni anno le spiagge in un posacenere, e siamo neanche all'inizio della stagione turistica.
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 La disattenzione e superficialità da parte, delle persone che non si sentono responsabile di questi luoghi che abita, vive o visita,  mina la bellezza delle coste e la loro corretta fruizione, da parte di tutti, mettendo gravemente a rischio anche la biodiversità dentro e fuori il mare.
Basterebbe poco, utilizzare un bicchierino di plastica dove riporre tutti i mozziconi ed un sacchetto dove mettere i rifiuti (varie carte di ghiaccioli, fazzoletti, ecc...) e a fine giornata fare *L'ENORME SFORZO* di portarli in mano fino al cestino piu' vicino, lasciando la spiaggia pulita anche ad altre persone ma soprattutto a noi stessi e ai nostri figli, la prossima volta che ritorneremo su questa spiaggia.
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Riflettiamoci e, per far questo, ecco un piccolo decalogo redatto da Legambiente su come rispettare la natura, il prossimo e soprattutto noi stessi:
"Ricorda i tempi medi di degrado di rifiuti gettati in mare:
cotton-fioc: da 20 a 30 anni - fazzolettino di carta: tre mesi - fiammifero: sei mesi - mozzicone di sigaretta: da uno a cinque anni - buste di plastica: da 10 a 20 anni -  prodotti di nylon: da 30 a 40 anni -  lattine di alluminio: 500 anni - bottiglie di vetro: 1000 anni - polistirolo: 1000 anni -  bottiglie di plastica: mai completamente -  gomma da masticare: cinque anni -  buccia di frutta: un mese torsolo di mela: da tre mesi a sei mesi -   accendino di plastica: da 100 a 1.000 anni.
Ecco il decalogo di Legambiente per mantenere spiagge e fondali puliti: 
Non usare le spiagge come discariche; non lasciare mozziconi di sigaretta; non gettare sacchetti di plastica che potrebbero uccidere molte specie; la spiaggia è di tutti: limita e contrasta i rumori; non usare shampoo e bagnoschiuma in spiaggia; non raccogliere stelle marine, cavallucci e coralli; rispetta gli habitat naturali di spiagge e fondali; osserva sempre i divieti di navigazione a motore; osserva la spiaggia dopo la marea per capire i segreti del mare; segnala gli scarichi abusivi alla capitaneria di porto o al numero verde 800 253608. "
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 L'incuria degli Uomini Sporca la natura rendendola invivibile, tutti dovrebbero fare uno sforzo perchè questo non accada, a partire dal cittadino fino alle amministrazioni, perche è ora di finirla, con la Poca Responsabilità  e lo Scarso Rispetto di "tutti Coloro che lasciano la spazzatura sulle spiagge e nelle pinete e delle amministrazioni che fanno finta di niente, perchè probabilmente utilizzano lidi o fanno vacanze in altri luoghi facendo finta di non vedere lo scempio che è sotto casa loro.

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