lunedì 18 ottobre 2010

Il Superticket in Campania

Riflessioni: Oggi vorrei parlare di una cosa che ha davvero dell'incredibile la sanità o, meglio la sanità campana, come tutti sanno  versa in condizioni pietose: un buco di cassa da un miliardo di euro (ma la Campania non è la sola, ci sono anche altre regioni italiane che hanno un problema simile al nostro). In Campania per risanare la sanità, la regione parla di tagli di posti letto, chiusura di ospedali, riduzioni di spesa sanitaria, e del famoso superticket negli ospedali, nelle farmacie e negli ambulatori, ecc. ...
Il superticket approvato dalla Regione Campania, nasce per evitare gli sprechi e risanare le casse, e sarà valido fino a dicembre 2011...???  Prevede un aumento per le ricette dei farmaci, un rincaro di 2 euro a ricetta (1 solo euro per le varie categorie di esenti e nulla per gli esenti per cause economiche, nonché per l’ossigeno liquido e farmaci PHT) che si aggiungono all’euro e 50 centesimi che già si pagano dal 2004; in totale dunque il ticket passa a 3,5 euro. L’assistenza specialistica passa a 10 euro fissi e aggiuntivi a prescrizione, ridotti a 5 per gli esenti e, a zero per gli esenti da condizioni economiche.
Questa situazione ha creato una nuova tipologia di popolazione e di malato e si è dovuto quindi inventare un nuovo metodo per classificare o riclassificare chi ha diritto o meno, all'esenzione: esenzione parziale, totale o nulla del ticket (compresi anche quei pazienti che per anzianità o, per le loro patologie croniche erano di fatto esenti, e che con questo nuovo metodo di classificazione potrebbero risultare non esenti)
Per rientrare nell'esenzione parziale o totale, bisogna innanzitutto produrre il certificato Isee, quindi andare ai Caf, fare la fila e produrre questo documento che è il fulcro per rientrare in una di quelle categorie descritte dalla Regione, scrivere la domandina di richiesta esenzione e presentare il tutto all'Asl con il documento di riconoscimento
Non vorrei  fare politica, in questo momento, ma la domanda nasce spontanea: questo buco nella sanità chi lo ha causato? Noi paghiamo e pagheremo sempre per le collusioni che ci sono tra politica e amministrazioni. Sulla sanità molti ci speculano e ci hanno speculato, moltissimi si sono arricchiti, ogni tanto ne arrestano qualcuno ma alla fine siamo sempre Noi, che paghiamo per avere inefficienza organizzativa, inappropriatezza delle cure, Noi, che subiamo per gli sprechi ed i privilegi di potentati che vivono in maniera parassitaria e a spese nostre.
La mala amministrazione ha causato tutto questo, la mala amministrazione (in ogni settore) sarà sempre quella che ci costringerà ad essere l'ultima ruota del carro e a creare un enorme divario tra nord e sud. Divario che non è dovuto solo a differenze storiche, ambientali, climatiche, etniche, ma anche a quelle politiche.
Non si capisce perchè nelle amministrazioni del Sud (tutte) non venga mai appoggiato un candidato con gli attributi e che abbia l'intenzione di far qualcosa di veramente positivo. Basti pensare a regioni, come il Veneto, la Toscana, la Lombardia, il Piemonte che hanno avuto problemi simili ai nostri se non più gravi,  ma sono riusciti a risolvere tale situazione, non gravando sulla popolazione e con una sanità che funziona al 100%.
Il sud è solo un calderone dove poter accapararsi voti e null'altro e questo divario non è solo accettato ma è proprio voluto! Non voglio parlare di politica, non è il blog giusto, queste sono solo riflessioni fatte ad alta voce. Oggi voglio solo descrivere quello che ho provato, qualche giorno fa, recandomi all'Asl della mia città, proprio per consegnare la documentazione all'ufficio competente, un' esperienza che mi ha lasciato basita senza parole.
Venerdì mattina sono ritornata per la seconda volta all'Asl (ci ero già stata qualche giorno prima per consegnare i documenti, ma alle  8 e 15 i numeri previsti per la consegna erano già finiti (appena 100!), l'amarezza e la delusione è stata enorme e con la coda tra le gambe sono ritornata a casa). Sono arrivata all'Asl che erano le 7.00, nonostante l'orario di apertura fosse fissato per le 8.00, mi sono trovata in una fila interminabile di persone anziane, alcune malate, alcune con il bastone, persone stanche, alcune accompagnate da parenti, altre da figli o amici, o solo, figli con delega per consegnare i documenti al posto dei genitori, e ho avuto una botta al cuore!
Immaginate in una stanza (l'atrio dell'Asl) un puntino ( la persona che da i numeri) intorno al quale ci sono più di cento persone che, spingono, si affannano, che cercano in tutti i modi di passare avanti per prendere l'agognato numero, (numero che ti permetterà tra un 'ora o due o tre di entrare in ufficio e consegnare i documenti).
La delusione e la paura che questi numeri potrebbero finire, (come è già accaduto) è tanta, sommate a questo l'ansia delle lunghe ore di attesa in piedi, della folla la paura di essere spinti e di dover poi spingere per poter uscire dalla fila, la rabbia e lo stress accumulato nel pensare che ti potrebbero scavalcare, l'impotenza verso una situazione in cui potresti non farcela e infine la stanchezza, tutto questo ha creato un bel po' di tensioni, quasi si è sfiorata la lite.
Dentro di me (mentre venivo sballottata a destra e a sinistra) ho provato tenerezza per queste persone e al tempo stesso rabbia per una situazione così drammatica e assurda, persone anziane malate e bisognose, persone che come miei genitori hanno lavorato una vita, pagato contributi, per avere (o perchè speravano di avere) una vecchiaia sicura e senza preoccupazioni, oggi si ritrovano qui, con una salute cagionevole, in piedi da chissà quanto tempo, perchè magari non hanno figli, nessuno che può aiutarli, a subire un ulteriore umiliazione, in fila, in piedi a tendere una mano per ricevere un numero, per poi esser costretti di nuovo a fare una fila in piedi perchè le sedie non ci sono per tutti, finchè non si è chiamati, non è incredibile?
Due o tre ore di stress, preoccupazioni e ansie, (senza contare la fila fatta precedentemente al Caf) che non fanno altro che mettere a rischio la loro già precaria salute per consegnare documenti ed elemosinare un esenzione ticket, che gli spetta di diritto!
Questo è quello che ci hanno regalato purtroppo le nostre amministrazioni, oltre alla malasanità, ai soldi che vengono sprecati, investiti male e forse anche rubati, non sono in grado neanche di garantire la giusta qualità della vita, soprattutto delle persone anziane e indifese. Questo è stato il mio pensiero ... questa è stata purtroppo l'amara e rassegnata conclusione di questa giornata!

Leggi anche
La manovra finanziaria di Monti: e io pago!
La malasanita in Italia: riflessioni

Nessun commento:

Posta un commento