sabato 10 settembre 2011

11 settembre 2001: una data che non si potrà più cancellare.

Ricordo bene quel pomeriggio dell’11 settembre 2001, quando con gli occhi fissi alla televisione e senza parole assistevo alle notizia in diretta degli attentati che a New York che stavano creando distruzioni, crolli, morti, feriti, polvere, fiamme, fumo, pianti, grida, orrore ...  Azioni sconsiderate, irresponsabili, deplorevoli, che hanno reso l'11 settembre una data che non si potrà più cancellare ...



Riflessioni...
Sono passati 10 anni dalla tragedia dell’11 settembre 2001, una data che non si potrà mai più cancellare dagli occhi, dal cuore e dai pensieri di chi ha vissuto direttamente e indirettamente questo attentato nel quale per mano del terrorismo hanno perso la vita circa 3.000 persone tra uomini, donne e bambini. 
Quattro aerei di linea furono dirottati dai terroristi: due sul World Trade Center di New York (che causarono  il collasso di entrambi i grattacieli), un terzo aereo fu diretto contro il Pentagono e il quarto aereo, che doveva essere diretto contro il Campidoglio o la Casa Bianca a Washington, si schiantò in un campo vicino Shanksville, nella Contea di Somerset, Pennsylvania (per fortuna fuori dai centri abitati), dopo che i passeggeri e i membri dell'equipaggio ebbero tentato di riprendere il controllo del velivolo. 
Oltre ai 19 dirottatori, vi furono 2974 vittime come conseguenza immediata degli attacchi e  24  i dispersi. La gran parte delle vittime erano civili, appartenenti a 90 diverse nazionalità. E' stato un attacco terroristico di inaudita gravità e crudeltà.
"Il terrorismo è una forma di lotta politica che consiste in una successione di azioni clamorose, violente e premeditate come attentati, omicidi, stragi, sequestri, sabotaggi, ai danni di enti quali nazioni, governi, gruppi etnici o fedi religiose. Generalmente i gruppi terroristici sono organizzazioni segrete costituite da un numero ridotto di individui: a volte i terroristi si considerano l'avanguardia di un costituendo esercito, dei guerriglieri che combattono per i diritti o i privilegi di un gruppo o pro/contro i predetti enti.
Tratto da Wikipedia l'Enciclopedia libera" 
Quei giorni, restammo ipnotizzati, inchiodati davanti alla tv con il cuore che batteva forte. Ciò che vedevamo era incredibile, sembrava tutto un videogioco: aerei di linea che si schiantavano contro i grattacieli di New York, persone che si buttavano dalle finestre e volavano come pupazzi di stracci ma in realtà erano uomini e donne vere, le torri che crollavano e poi fumo, fuoco, gente disperata che fuggiva, che piangeva. Immagini mandate in onda ripetutamente da un canale all'altro e che creavano nel mondo sempre più indignazione, dolore, sgomento.
La morte in tempo di guerra forse,  è purtroppo un dato di fatto: in guerra le persone si ammazzano, chi va in guerra mette a repentaglio la sua vita e lo sa, chi vive in un luogo di guerra non è escluso che possa morire, è un ipotesi non accettabile, ma non vi è alcun dubbio che questo evento si possa verificare, chi vive in un paese in pace, ovunque, non è pronto a questo, ma soprattutto a morire così.
10 anni fa sono morte vittime inermi, inconsapevoli, impreparate, non soldati, non terroristi ma persone normali, mariti e padri, mogli e madri, nonni, bambini ... intente a fare cose normali come studiare, lavorare, fare shopping, viaggiare per lavoro ...  
Qualunque cosa sia stato a causare tutte quelle morti, terrorismo, fanatismo (il fanatismo porta a compiere azioni che in questo caso, sono andate ben oltre il semplice attentato, sono atti criminali mostruosi che hanno dimostrato uno spregio vile e brutale della vita umana) o altro è inaccettabile.
Il sentimento quel giorno, i giorni a seguire (e ancora oggi),  per gli americani e il mondo intero fu ed è di incredulità e orrore.  Quel giorno lo abbiamo vissuto con gli sguardi incollati allo schermo  quasi sperando che prima o poi un telegiornale dicesse che era tutto uno scherzo alla Orson Wells, ma non lo fu!

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