lunedì 28 novembre 2011

Frane e allagamenti a Messina

Ancora  immagini in tv di pioggia, di fango, di distruzione e di morte, a Messina come a Genova, una nuova tragedia legata al problema del dissesto idrogeologico. Il 22 e il 23 novembre la notizia che le forti piogge che si sono abbattute nella Provincia di Messina (e non è la prima volta nella storia di questa provincia) hanno provocato frane e allagamenti...
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Immagini ancora una volta sconvolgenti, di frane a allagamenti che mettono i brividi e paura: fiumi di fango, auto portate via dalla furia delle acque, famiglie isolate nelle proprie abitazioni, morti, ci fanno capire quanto siamo piccoli di fronte alla natura e quanto la nostra vita è legata ad un filo sottile.
Oltre 700 gli sfollati nella zona tirrenica del messinese, a causa delle alluvioni che, nei giorni scorsi, hanno colpito l’area: Abitanti di Saponara, Villafranca Tirrena, Rometta e Barcellona Pozzo di Gotto, ma anche di altri piccoli paesi, sono stati costretti a lasciare le case.
Il Comune di Saponara, nel Messinese è stato completamente travolto dalla valanga di acqua e fango che ha fatto tre vittime, tra essi, un bambino quello che resta è case sommerse dal fango, famiglie che hanno perso tutto. 
"Gentili (Pd): Il 7% del paese ad elevato rischio idrogeologico - «Non è accettabile la tesi della virulenza inaspettata del maltempo. Si sa che a ottobre piove, come piove a novembre e dicembre e poi in primavera. E si sa da oltre un decennio che il cambiamento climatico causa fenomeni piovosi e alluvionali sempre più potenti. L'Italia, dopo la tragedia di Sarno, con il governo di centro-sinistra aveva prodotto una mappa delle aree ad elevato rischio idrogeologico, più volte aggiornata. I dati sono chiari: il 7% del territorio è ad un elevato rischio e il 69% dei comuni corre un rischio potenziale. Perché nessuno usa questa mappa per predisporre politiche preventive nel governo del territorio? Così l'Italia rimane indifesa». E' quanto afferma Sergio Gentili, coordinatore nazionale Forum ambiente Pd."
tratto da Maltempo/ Gentili (Pd): 7% paese ad elevato rischio idrogeologico Virgilio notizie 
"ASCA) - Roma, 3 ott - ''Ben 486.000 sono le frane censite in Italia, ed e' forse una stima per difetto, 5.581 comuni, pari al 68,9% del totale presentano aree a rischio idrogeologico elevato, negli ultimi 80 anni si sono succedute 11.000 frane e 5.400 alluvioni e secondo l'ultimo dossier di Legambiente ogni anno in Italia vengono consumati circa 500 kmq di suolo, che equivale a dire che ogni 4 mesi sul territorio della nazione nasce un'altra Milano''. Lo ha ricordato oggi a Roma il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi , Gian Vito Graziano , a margine della conferenza stampa svoltasi oggi in occasione della giornata inaugurale del Forum Mondiale sulle frane."
tratto da Frane: geologi, serve legge organica per governare il territorio ASCA 
"Calamità naturali o catastrofi che si potevano evitare? In Italia ogni volta che piove si apre l'ombrello e ci si fa il segno della croce. Questo perché l'Italia è il Paese dei santi, poeti, navigatori. E del cemento. Da noi il cemento uccide. Uccide il territorio, soffocando le campagne nell'asfalto; la legalità, poiché l'abusivismo rimane una piaga diffusa; la popolazione, in quanto l'acqua piovana, non più assorbita dal terreno, provoca allagamenti e frane."
tratto da L’Italia è una repubblica (af)fondata nel cemento Agora il cittadino fa notizia
Ormai da nord a Sud la nostra penisola è flagellata da queste che tutti chiamano calamità o catastrofi naturali, e c'è ancora chi ha il coraggio di nascondersi dietro a frasi come queste: "mancano i fondi per mettere in sicurezza i torrenti, gli argini ecc. 
gli stessi fondi che dopo le catastrofi vengono poi trovati per  ripagare i danni causati da frane e alluvioni ma questo, non genera costi insostenibili  alle popolazioni colpite e non contribuisce a disperdere le poche risorse che dovrebbero essere destinate invece ad una politica di prevenzione?
Si spendono i soldi pubblici per tutto, eppure nel 2011, rimaniamo ancora con il fiato sospeso o ci  facciamo il segno della croce ogni qualvolta in tv o alla radio si annuncia l'arrivo di una forte pioggia e questo non è solo incredibile ma è anche assurdo!!!
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Si potrà donare 1 euro inviando un sms al 45590 da oggi fino al prossimo 28 dicembre, oppure 2 euro chiamando lo stesso numero da rete fissa.
L'Arci ha aperto il conto corrente "Raccolta fondi per alluvionati del messinese", presso Banca Etica: Iban IT 38 E 05018 04600 000000 140686.
Anche il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto ha istituito un fondo di solidarietà per raccogliere fondi per gli alluvionati: "Comune di Barcellona Pozzo di Gotto", "contributo di solidarietà per gli alluvionati". Il codice Iban è IT 16 Z 01030 82071 000001 328303.
Conto corrente aperto anche dal Comune di Villafranca Tirrena: L'Iban è IT 34 R 02008 82640 000101 777748.

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